Noi siamo fragili, abbiamo tanti difetti, sbagliamo molto. Si può dire che l’essere umano fa molti sbagli nella sua esistenza e questi sbagli potrebbero scoraggiarlo, rattristarlo, anzi, molti agiscono proprio su questi sbagli per diffondere negatività, paura, solitudine. Occorre, invece, essere intelligenti e saper sfruttare bene gli sbagli e le mancanze. La resilienza è quella capacità dentro ciascun essere umano di trasformare la frustrazione, la fatica e lo sbaglio in opportunità, in crescita, in luce nuova. Ecco coltiviamo la resilienza. Come possiamo farlo? In due modi, cercando di evitare di drammatizzare gli sbagli che facciamo e di intravedere il positivo in noi e negli altri: ci accorgeremo che l’umano e la fragilità possono essere trasformati in opportunità e crescita. Infatti, si guadagna molto di più con lodi date con pertinenza che con continui castighi e rimproveri. Allora non dobbiamo rimproverare noi stessi che sbagliamo, dobbiamo rimproverarci se quando sbagliamo rimaniamo fermi non ci rialziamo e drammatizziamo, invece possiamo stimarci se ricominciamo, ci rialziamo e continuiamo ad amare.